Già nel XVIII secolo viene ricordata una chiesa situata in questo luogo e dedicata a san Pietro poi demolita a seguito di una piena del Natisone che il 27 agosto 1468 la danneggiò gravemente.
In una cronaca del tempo si legge che dopo mezzogiorno «lu Nadixon fu quasi per tutta la piazza di Porta Brossana e per tutte le case, menó zuso molte case colli muri della piazza, zittá zuso lu muro del cimiterio, tolse li mantili zoso dalli altari della chiesa;… fo acqua fino al volto dell’usso della giesa de Santo Pietro de Porta Brossana».
“Il Natisone distrugge il territorio del villaggio di Briscis, il ponte di Premariacco, e nel giorno 27 s’innalza a tale livello che nella chiesa di S. Pietro e Biagio in Borgo Brossana a Cividale l’acqua sormonta un cubito sopra gli altari…”
Negli anni successivi si diede inizio all’opera di ricostruzione e la chiesa venne eretta inglobando quella di san Pietro, san Giacomo e san Biagio. Vennero edificate due cappelle dedicate a san Giacomo e a san Biagio:
fece una chiesa a croce, conservando l’antica di san Biagio per braccio della nuova, ricostruendo quella di san Giacomo per l’altro braccio della croce, l’altar maggiore dedicando a san Pietro, e tutta la chiesa intitolando a san Pietro e Biagio per distinguerla da quella di san Pietro dei Volti».
La cappella riporta degli affreschi trecenteschi di ottima fattura. Il portale, scolpito in pietra viva del Carso, opera di Biagio di Meritis e Toni De Locria ha capitelli di tipo tardo gotico, con caratteri veneti di provincia, comprendenti maschere umane tra fogliame, mentre gli spiriti e l’archivolto di sesto acuto recano una cordonatura angolare e un ricorso a dentelli.
La facciata invece è affrescata da Zanne de Toscanys e Pauli Impintor. Le decorazioni vennero coperte di bianco nell’Ottocento, in quanto considerate ormai rovinate. Fu negli anni Venti del Novecento che vennero fatte riemergere con un restauro e successivi altri interventi.